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This book describes Italian mathematics in the period between the two World Wars. We analyze its development by focusing on both the interior and the external influences. Italian mathematics in that period was shaped by a colorful array of strong personalities who concentrated their efforts on a select number of fields and won international recognition and respect in an incredibly short time. Consequently, Italy was considered a third "mathematical power" after France and Germany, and qualified Italian universities became indispensable stops on the "tour," organized for the improvement of young foreign mathematicians. At that time, Italy was also dominated by a fascist regime. This political situation and the social and academic structure of Italian society are included in the analysis as influences external to mathematics itself. The authors have provided a fascinating study of a most difficult time in the history of the world and of mathematics.
Questo volume raccoglie lo scambio epistolare tra Cantor e Dedekind, finora edito parte in tedesco e parte in francese. Sara la prima edizione italiana completa di questo fondamentale carteggio, in cui si vedono nascere la nozione di cardinale e ordinale transfiniti, in cui si dimostra la non numerabilita dell'insieme dei numeri reali R e si leggono i primi tentativi e le correzioni alla costruzione di una biiezione tra R e R2, e le discussioni fra Cantor e Dedekind sull'invarianza della nozione di dimensione. "Pochi scritti matematici possono competere - scrive Pietro Nastasi nell'Introduzione - con questa corrispondenza nell'evidenziare il complesso intreccio psicologico che presiede all'invenzione matematica. E nessun lavoro storiografico potrebbe far emergere, meglio di queste lettere, la differenza fra le due personalita implicate: focosa e fantasiosa quella di Cantor, pacata e critica quella del piu anziano amico".
Il numero 3-4 delle Note e dedicato a Felix Klein. Pietro Nastasi, storico della matematica e docente all'Universita di Palermo ha tradotto in italiano le "Conferenze americane" che Klein tenne nel 1893 (dopo l'"Esposizione" di Chicago e il Congresso Internazionale di Matematica). Il testo delle Conferenze e accompagnato dall'autobiografia che Klein redasse nel 1923, anch'essa tradotta per la prima volta in italiano. Il numero delle Note si apre con un saggio in cui Nastasi illustra l'importanza delle Conferenze americane e l'attualita di alcune tematiche (scientifiche, didattiche, istituzionali) in quelle che possono essere considerate una delle ultime sintesi della Matematica dell'800, prima che Hilbert aprisse a Parigi il nuovo secolo."
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