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In questi Elementi di Economia e di Diritto Corporativo pubblicati nel 1940, il filosofo Michele Federico Sciacca traccia una breve profilo storico delle dottrine economiche, dal Mercantilismo al Corporativismo, con rapidi cenni sull'ordinamento politico, costituzionale ed amministrativo dello Stato fascista, sforzandosi di dare ai problemi ed alle dottrine economiche un'impostazione filosofica, individuando i presupposti speculativi di ogni singola dottrina. Egli evidenzia come i sistemi economici moderni dipendano tutti piu o meno dal liberismo economico e ne conservino i presupposti fondamentali e come, invece, soltanto il sistema corporativo fascista superi davvero il liberismo, perche imposta i problemi economici su principi morali diversi. Con cio dimostrando come l'ordine corporativo del Fascismo costituisca l'unico sistema economico veramente originale venuto dopo il liberalismo.In appendice la voce del Dizionario di Politica del P.N.F. sul Corporativismo.
L'idea di Roma persisteva tenace, assillante, incancellabile nella coscienza del popolo italiano.Essa significava giustizia, disciplina, autorit?, ordine, armonia, altissima coscienza civile.Molto di quello che fu lo spirito immortale di Roma risorge nel Fascismo.Il problema principale di ogni Stato come di ogni Rivoluzione ? il problema dell'uomo, che ? quello della pedagogia politica, cio? della formazione del perfetto cittadino, a cui Roma consacr? una pedagogia assidua, attenta, minuta, perfetta.Il Fascismo prende gli italiani uno per uno allo scopo di foggiarli in ogni senso secondo l'imperativo nazionale. Essi debbono diventare perfetti strumenti per il conseguimento dei fini dello Stato, come accadde con Roma che di tale pedagogia fu maestra insuperata. Ci? esige un rinnovamento di coscienze di cui la nostra Rivoluzione ? al principio. Un popolo eletto non nasce, ma diventa. L'antitesi in cui si divincola la civilt? contemporanea non si supera che in un modo: con la dottrina e con la saggezza di Roma!
Bruno Biagi, giurista e sindacalista fascista, nel 1934 pubblica per l'Istituto Nazionale Fascista di Cultura il libello "LO STATO CORPORATIVO." Con grande capacit di sintesi e chiarezza espositiva, Biagi descrive l'originalit e la novit rappresentati dal sindacalismo fascista, mostrando come esso costituisca certamente una parte determinante nel Fascismo, che va per comunque contestualizzato nel pi ampio ambito della attuazione integrale della dottrina fascista dello Stato Nuovo. Dunque da ritenere essenzialmente propedeutico all'attuazione di quest'ultimo. Certi che l'esempio politico descritto da Biagi sia estremamente attuale, affidiamo la sua opera ai lettori della "Bibliteca del Covo" tramite questa nuova edizione. In Appendice, il documento del 1940 sull'Ordinamento Sindacale Corporativo.
L'Identit Fascista dal 2007 letto in tutto il mondo, vantando la propria presenza nelle biblioteche di prestigiosi atenei internazionali, negli Stati Uniti, in Francia, in Italia e nella biblioteca dello Yad Vashem di Gerusalemme; avendo ricevuto apprezzamenti e recensioni da accademici di fama internazionale. La nuova "Edizione del Decennale 2007-2017" stata totalmente riveduta e ampliata.L'originalit assoluta del libro risiede nel metodo di approccio innovativo allo studio del fascismo, tornando alle fonti primarie e utilizzando senza preconcetti una vasta mole di documenti ufficiali del Regime. In breve, gli autori, prendendo sul serio e analizzando quel che gli stessi teorici mussoliniani giudicavano come "essenza dottrinale del Fascismo,"sono riusciti finalmente a svelare integralmente teoria e prassi del progetto politico totalitario fascista, senza tralasciarne alcun aspetto e smantellando innumerevoli luoghi comuni errati.Un testo tanto audace quanto rigoroso.Una vera e propria "summa ideologica"!
Pubblicato nel 1942,"L'Etica nel Fascismo e la filosofia del Diritto e della Storia" costituisce una revisione critica,che arriva alle fonti del Sistema Etico-Sociale fascista,capace di risolvere il problema dei valori umani al servizio dell'Idea,segnando cosi il trapasso da una civilta all'altra.Scopo dell'autore e che le nuove generazioni,dal rinnovamento della vita del popolo italiano,sappiano trarre le ragioni filosofico-sociali per definire l'opera Mussoliniana quale punto fermo della Storia contemporanea.Avendo il Duce mutato leggi,usi e costumi del popolo italiano,ha cosi instaurato un'etica nuova.Altro punto fondamentale si rivela dalla dinamica del Sistema,ossia le infinite realizzazioni in ogni campo dell'attivita umana,come in quello della politica.Ogni cosa rientra,nel quadro del vasto disegno,nella superba architettura del nuovo sistema etico-sociale,in perfetta armonia di spiriti e volonta.Alla teoria corrisponde l'azione;ogni attivita e regolata da un unico motore:lo Stato Etico Fascista.
Pubblicato nel 1940,"Insegne e Miti" evidenzia il valore politico del linguaggio affrontando tutta la realta umana nei suoi motivi salienti e rappresenta una forte sintesi teoretica che attribuisce al totalitarismo fascista il ruolo di promotore della comunione politica nazionale e fautore del nuovo impero romano universale.Il testo nacque dall'insegnamento di Pagliaro della Dottrina del Fascismo e dalla sua collaborazione al Dizionario di Politica curato dal P.N.F. Esso affronta il problema dell'individuo e della realta umana nella sua essenza spirituale, cogliendone nell'azione che si obiettiva in forme durature, la sostanziale eticita;valuta l'azione politica sia nel momento soggettivo che la promuove che nell'universalita concreta in cui si traduce;esamina i concetti cardinali della vita politica di tutti i tempi mostrando quanto di vivo in essi permanga nel quadro piu verace della dottrina fascista;analizza le forme concrete dell'essere, agire e pensare, che sono le insegne dietro cui avanza l'umanita.
Pubblicato nel 1940 dalla "Scuola di Mistica Fascista", il libro di Spinetti chiarisce l'idea di liberta secondo la concezione fascista della vita e del mondo. Essa veniva identificata dall'autore nell'autodominio conseguito in libera volonta e piena coscienza, dopo aver affrontato il problema della natura umana, dell'individuo, dello Stato, dell'idea di razza, del diritto alla Rivoluzione, alla luce della crisi di civilta che sconvolgeva il mondo in quel frangente. La prima parte del saggio e dedicata alla lotta in Italia per l'affermazione di una nuova cultura. Al pensiero di Mussolini e rivolta la seconda, dove sono riportate in modo coordinato le sue affermazioni. La terza tratteggia una nuova sintesi filosofico-politica vigorosa, ispirata agli insegnamenti mussoliniani, atta a soddisfare le esigenze spirituali degli uomini del tempo fascista, che intendevano abbattere l'individualismo materialista senza immolare l'individualita. In appendice il contributo originale su "L'essenza dottrinale del Fascismo."
Ristampa della terza edizione pubblicata nel 1940 dell'antologia mussoliniana "Spirito della Rivoluzione Fascista", che rappresenta la piu fedele e completa sintesi del pensiero del Duce stesa fino ad allora. Fu realizzata nel segno dell'ortodossia assoluta dal mistico fascista Gastone Silvano Spinetti, col preciso scopo di porre in rilievo l'originalita, la profondita, l'organicita sistematica e la coerenza di fondo dell'ideale mussoliniano. Tale lavoro manifestava la chiara volonta dei giovani della Scuola di Mistica fascista di rinforzare la loro intransigenza ideale non con un puro e semplice atto di fede, ma con un'azione metodica e intelligente nel campo della cultura, decisa a dimostrare che non era affatto illogico pretendere di giustificare razionalmente la fede fascista, poiche essi, piu di chiunque, notavano una profonda e grande armonia nel pensiero del Capo del Fascismo.
Il Fascismo ha avuto un corpus ideologico prodotto da un certo numero di studiosi di fama,articolato per difendere l'integrita politica,morale ed intellettuale del regime di Mussolini.Tra questi, Roberto Michels,uno dei piu eminenti sociologi del XX secolo,va considerato uno fra i piu importanti.Egli contribui alla corrente di pensiero " antiparlamentarista ",animato dalla convinzione che la democrazia parlamentare e rappresentativa sia " servile,corrotta,borghese e reazionaria ".Soltanto la comparsa di una " guida carismatica " capace di infondere nelle masse l'entusiasmo per una " grande missione ",unita alla formazione di un " partito d'elite " intransigentemente animato da scopi rivoluzionari e da ideali grandiosi,avrebbero costituito una valida soluzione politica alternativa in cui le masse popolari potessero essere resuscitate a una vita piu intensa e impegnata,grazie allo spirito fornito loro da un ideale missionario.In tal senso,Michels fu anche uno dei maggiori artefici dell'ideologia del Fascismo.
La "Biblioteca del Covo" presenta la ristampa del saggio sul pensiero di Sergio Panunzio pubblicato nel 1978 dal professor A. James Gregor,concernente in uno studio introduttivo seguito dalla sezione testi che raccoglie una vasta selezione di scritti del teorico fascista,appositamente ampliata per questa nuova edizione. L'opera di Panunzio risulta fondamentale non soltanto per comprendere il Fascismo quale sistema ideologico,alla cui formulazione dottrinaria collaboro al pari di eminenti personaggi del Regime quali Giovanni Gentile,Alfredo Rocco e Carlo Costamagna,ma anche per capire i motivi che spinsero molti italiani verso il Fascismo stesso. Egli,infatti, oltre ad essere un affermato giurista,fu uno dei massimi rappresentanti di una vasta categoria di intellettuali culturalmente e politicamente impegnati,come Roberto Michels,Angelo Oliviero Olivetti,Paolo Orano etc. che agli inizi del Novecento seguirono un chiaro e coerente "iter" filosofico che li condusse dal Sindacalismo Rivoluzionario al Fascismo.
La Dottrina del Fascismo costituisce il documento politico cardine del pensiero filosofico fascista, dove sono fissati ufficialmente i capisaldi ideologici stabiliti dal P.N.F. Comparve per la prima volta nel 1932 sull'Enciclopedia Italiana, inserita nella voce Fascismo. Successivamente ne vennero realizzate ulteriori riedizioni, in Italia e all'estero. Rimase pero sempre invariata nel contenuto, venendo invece arricchita di note esplicative ed altri documenti attinenti le realizzazioni politiche del Partito Nazionale Fascista, che attestavano l'applicazione concreta dei principi dottrinali enunciati in essa. La "Biblioteca del Covo" presenta la ristampa integrale dell'edizione datata 1942, redatta per gli istituti superiori (la Dottrina, infatti, era insegnata nelle scuole italiane) che rappresenta l'ultima e piu esaustiva versione ufficiale pubblicata durante il Regime di Mussolini.
Pubblicato a cura del Partito Nazionale Fascista nel 1940, il "Dizionario di politica" rappresenta l'opera della "piena maturita dottrinaria del Fascismo". Uno strumento culturale che nelle intenzioni dei suoi estensori non doveva limitarsi ad una "esposizione di dottrine e di indirizzi teorici" ma che invece doveva costituire una " opera di politica in atto che comprende tutto quanto possa giovare alla formazione spirituale rigorosamente fascista delle nuove generazioni, liberandole dalle soprastrutture con cui il demoliberalismo si illuse di fissare la vita dei popoli", un mezzo che "non soltanto desse la misura delle conquiste della Rivoluzione, ma formasse, per cosi dire una visione panoramica della realta, come appare sotto l'angolo visuale fascista." La "Biblioteca del Covo", per la prima volta dopo piu di 70 anni, ripropone la lettura di questo documento storico fondamentale realizzandone un'antologia che include oltre un centinaio di voci.
Pubblicato a cura del Partito Nazionale Fascista nel 1940, il "Dizionario di politica" rappresenta l'opera della "piena maturita dottrinaria del Fascismo". Uno strumento culturale che nelle intenzioni dei suoi estensori non doveva limitarsi ad una "esposizione di dottrine e di indirizzi teorici" ma che invece doveva costituire una " opera di politica in atto che comprende tutto quanto possa giovare alla formazione spirituale rigorosamente fascista delle nuove generazioni, liberandole dalle soprastrutture con cui il demoliberalismo si illuse di fissare la vita dei popoli", un mezzo che "non soltanto desse la misura delle conquiste della Rivoluzione, ma formasse, per cosi dire una visione panoramica della realta, come appare sotto l'angolo visuale fascista." La "Biblioteca del Covo", per la prima volta dopo piu di 70 anni, ripropone la lettura di questo documento storico fondamentale realizzandone un'antologia in due volumi che includono oltre un centinaio di voci.
Pubblicato nel 1942 a cura dell'Istituto Nazionale di Cultura Fascista e dedicato a Mussolini,il "Saggio sul pensiero filosofico e religioso del Fascismo" di Armando Carlini ne racchiude la ventennale riflessione indirizzata a verificare se nel Fascismo mussoliniano vi sia un "germe di pensiero" che dal punto di vista filosofico abbia importanza per originalita e capacita di ulteriori sviluppi,e,dal punto di vista religioso,accenni ad una possibilita di rinnovamento di idee e di sentimenti.In esso vengono autorevolmente affrontati temi centrali nel dibattito ideologico fascista:dal rapporto generale con la cultura a quello piu specifico tra Fascismo e Idealismo;dal nesso tra Fascismo e religione,con riferimento particolare alla Chiesa Cattolica,sino all'approfondimento del senso piu autentico della "mistica fascista",il tutto all'insegna della massima chiarezza espositiva,del piu assoluto rigore ideologico e con l'indispensabile ampio ausilio di citazioni dai discorsi del Duce.Un documento storico unico!
Scritto nel 1969,all'insegna della buona fede,dell'imparzialita e indipendenza (Prezzolini),L'IDEOLOGIA DEL FASCISMO di A. James Gregor ha portato una ventata di aria nuova negli studi sul fascismo.L'autore avvalendosi di un'ampia documentazione di fonti primarie,anche e soprattutto fasciste,sebbene lungi da qualsiasi intento interpretativo apologetico del fascismo stesso e distante da polemiche moralistiche demonizzanti,rilevo nello "Stato Etico fascista" il mito politico razionale che lo animava.Egli vi sosteneva che l'ideale fascista rifiuta le categorie di destra e sinistra ed ha un fondamento ideologico razionale e coerente,risultando un "unicum",in quanto prodotto di un particolare insieme di idee presenti in Italia nei primi decenni del sec. XX. Il testo di Gregor rimane un classico della storiografia,fondamentale nello studio del Fascismo.La "Biblioteca del Covo" lo ripropone con una nuova introduzione dell'autore e un contributo in appendice dedicato alla politica economica del Regime di Mussolini.
Pubblicato a cura del Partito Nazionale Fascista nel 1940, il "Dizionario di politica" rappresenta l'opera della "piena maturita dottrinaria del Fascismo". Uno strumento culturale che nelle intenzioni dei suoi estensori non doveva limitarsi ad una "esposizione di dottrine e di indirizzi teorici" ma che invece doveva costituire una " opera di politica in atto che comprende tutto quanto possa giovare alla formazione spirituale rigorosamente fascista delle nuove generazioni, liberandole dalle soprastrutture con cui il demoliberalismo si illuse di fissare la vita dei popoli", un mezzo che "non soltanto desse la misura delle conquiste della Rivoluzione, ma formasse, per cosi dire una visione panoramica della realta, come appare sotto l'angolo visuale fascista." La "Biblioteca del Covo", per la prima volta dopo piu di 70 anni, ripropone la lettura di questo documento storico fondamentale realizzandone un'antologia in due volumi che includono oltre un centinaio di voci.
Terzo volume degli "scritti e discorsi di Alfredo Rocco", in "La Formazione dello Stato Fascista" l'illustre "Guardasigilli" incaricato da Mussolini espone e commenta i "pilastri" giuridici attraverso i quali l'agnostico Stato-liberale, a partire dalla seconda meta degli Anni Venti, venne progressivamente trasformato dal P.N.F. in Stato totalitario fascista, a mezzo di apposite leggi e col preciso fine di realizzare dichiaratamente la propria ideologia rivoluzionaria. Questa raccolta mostra la centralita del ruolo di Rocco nella costruzione dello "Stato Nuovo", che spicca quale personaggio di primissimo piano nell'ambito ideologico del Fascismo. La "Biblioteca del Covo", ad oltre 70 anni dalla prima edizione, ne propone la ristampa anastatica.
"Venti Anni" rappresenta un documento storico straordinario. Suddiviso in tre volumi, fu redatto nel 1942 a cura del Partito Nazionale Fascista per celebrare il "ventennale" del Regime mussoliniano in piena Seconda Guerra Mondiale, costituendo un vero e proprio "archivio integrale" della memoria politica fascista, che illustra nei suoi aspetti essenziali le idee, le opere, gli eventi e gli istituti realizzati dal Fascismo all'apice della sua parabola politica. La "Biblioteca del Covo", ad oltre 70 anni dalla prima edizione, ne ripropone la ristampa anastatica.
"Venti Anni" rappresenta un documento storico straordinario. Suddiviso in tre volumi, fu redatto nel 1942 a cura del Partito Nazionale Fascista per celebrare il "ventennale" del Regime mussoliniano in piena Seconda Guerra Mondiale, costituendo un vero e proprio "archivio integrale" della memoria politica fascista, che illustra nei suoi aspetti essenziali le idee, le opere, gli eventi e gli istituti realizzati dal Fascismo all'apice della sua parabola politica. La "Biblioteca del Covo", ad oltre 70 anni dalla prima edizione, ne ripropone la ristampa anastatica.
"Venti Anni" rappresenta un documento storico straordinario. Suddiviso in tre volumi, fu redatto nel 1942 a cura del Partito Nazionale Fascista per celebrare il "ventennale" del Regime mussoliniano in piena Seconda Guerra Mondiale, costituendo un vero e proprio "archivio integrale" della memoria politica fascista, che illustra nei suoi aspetti essenziali le idee, le opere, gli eventi e gli istituti realizzati dal Fascismo all'apice della sua parabola politica. La "Biblioteca del Covo", ad oltre 70 anni dalla prima edizione, ne ripropone la ristampa anastatica.
Nuova edizione - Con Presentazione del Professor A. James Gregor --- Ma che cosa voleva realizzare il fascismo? ... Il presente studio vuol costituire un contributo politologico alla discussione ed all'approfondimento del progetto politico mussoliniano, al di la di ogni possibile strumentalizzazione e con l'obiettivo di pervenire, tramite l'analisi di un'ampia documentazione d'epoca come pure la consultazione di molteplici studi di specialisti del settore, ad una precisa definizione dei tratti teorici fondamentali di cio che gli stessi fascisti consideravano come essenza della loro ideologia. -Marco Piraino e nato a Palermo nel 1974, dove vive e lavora. Laureato in Storia all'Universita di Pisa, si occupa da anni dello studio del totalitarismo fascista mussoliniano. Puo essere contattato, assieme al co-autore Stefano Fiorito al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]
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